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Azioni climatiche

Installare barriere coralline artificiali

Obiettivo

Ridurre l'energia delle onde e proteggere la spiaggia dall'erosione.

Descrizione

Le barriere coralline artificiali sono dei frangiflutti realizzati al largo, quasi sempre parallelamente alla costa, utilizzando massi di cava gettati a formare un cumulo (la cui cresta può essere superiore al livello marino oppure sommersa). Solitamente si tratta di interventi meno invasivi rispetto ai pennelli e, a seconda dell’orientamento, possono avere un impatto meno evidente sui processi costieri. Possono essere continue o segmentate e la progettazione di tali opere dev’essere pensata in base alle caratteristiche naturali dei siti che le ospiteranno, in modo da evitare che l’impatto sulla costa risulti eccessivamente evidente. L’installazione di tali strutture si deve inserire all’interno di una politica più ampia che abbia come obiettivo una gestione del territorio che promuova l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici.

Risultati attesi

Le barriere coralline possono migliorare la biodiversità fungendo da substrato per le specie bentoniche (flora e fauna) e possono diventare attraenti per lo snorkeling.

Indicatori dei risultati

Area di spiaggia protetta [m²].

Attori coinvolti

Comunità e vari livelli di autorità (comunale, consorziale, provinciale).

Durata prevista dei lavori

  • A lungo termine (>10 anni)

Buone pratiche

Criticità

Possono modificare la corrente di deriva lungo la costa.

Scopo dell'azione

  • Adattamento

Tipo di azione proposta

  • Grey

Settori d’azione

  • Gestione della costa

Impatti climatici

  • Erosione costiera
  • Inondazioni
  • Precipitazioni estreme

Scala di implementazione

  • Provincia
  • Associazione di Comuni
  • Comune

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