Azioni climatiche
La zonizzazione basata sul rischio e la selezione del sito sono necessarie sia in aree dove l’acquacoltura sta iniziando a svilupparsi, sia in quelle dove l’acquacoltura si è già sviluppata e il suo spostamento è limitato da questioni ambientali e dall’esistenza di diversi utilizzi che sono in conflitto tra loro. In particolare, la fase di zonizzazione ha lo scopo di identificare ampie aree che siano potenzialmente adatte all’acquacoltura, le cosiddette Zone Allocate per l’Acquacoltura (AZA), al fine di garantire l’integrazione dell’acquacoltura in aree già destinate ad altri usi. La zonizzazione dovrebbe includere una valutazione completa dei rischi che identifichi i principali ostacoli ad una produzione di successo. Anche i rischi climatici devono essere presi in considerazione per assicurare il successo dell’attività di acquacoltura, dal momento che il settore è vulnerabile ad una serie di perturbazioni climatiche potenzialmente catastrofiche. I rischi climatici potrebbero avere gravi impatti ed essere devastanti (perdita di produzione e danni alle infrastrutture a causa di eventi estremi, malattie, alghe tossiche e parassiti).
Mappatura e localizzazione delle zone di rischio nell’acquacoltura marina
Obiettivo
Assicurare un uso più equo dello spazio marino per questa attività.
Descrizione
Risultati attesi
Minimizzare eventuali perdite economiche.
Indicatori dei risultati
Numero di prodotti marini.
Attori coinvolti
Produttori, comunità locali e/oppure operatori che dipendono dalle catene del valore dell'acquacoltura e della pesca, associazioni dei consumatori, organizzazioni non governative che sono attive sul tema ambientale, enti di ricerca, altri utenti dell'apposito corpo idrico (ad esempio, porticcioli turistici, porti, parchi eolici, usi ricreativi).
Durata prevista dei lavori
Buone pratiche
Criticità
Scopo dell'azione
Tipo di azione proposta
Settori d’azione
Impatti climatici
Scala di implementazione