Azioni climatiche
Il ripristino o la creazione di zone umide permette di recuperare la capacità autopurificante degli ecosistemi legati alla rete delle acque di superficie e di utilizzare la capacità di immagazzinamento di acqua per i bacini idrici (ad esempio, a protezione dei corpi idrici a valle da eventuali picchi di piena). La tutela degli ecosistemi animali e vegetali e la pulizia delle aree colpite permettono di preservare lo stato naturale dei territori. La posa delle pietre di passaggio permette di ridurre la forza del flusso d’acqua. Queste azioni promuovono le attività tradizionali che permettono la gestione degli interessi agro-produttivi (elementi naturalistici e ambientali). La gestione delle specie animali e vegetali, e delle loro rispettive biocenosi, deve essere coordinata in modo tale da garantire la conservazione e la riproduzione di tali specie. Ove possibile, durante le attività edilizie (demolizione, ricostruzione e ristrutturazione), il costruttore è obbligato a tenere conto del ripristino ambientale e del miglioramento degli elementi vegetali (arbustivi e floristici) presenti nell’area dell’edificio. In queste zone, i disegni e progetti dell’edificio devono conformarsi agli studi e ai piani di ripristino e reintegrazione dell’ambiente e degli elementi naturali. Manutenzione degli elementi ambientali, nonché la conservazione e la riproduzione delle specie.
Mantenimento dell’integrità dei terreni acquitrinosi, dei biotipi, degli arbusti e dei passatoi di pietra
Obiettivo
Conservare l'integrità dell'ecosistema.
Descrizione
Risultati attesi
Aree verdi, aree arbustive e altri elementi arborei e delle zone umide preservati.
Indicatori dei risultati
Numero di zone umide preservate.
Attori coinvolti
Autorità pubbliche, settore privato, organizzazioni della società civile, esperti naturalisti.
Durata prevista dei lavori
Criticità
Scopo dell'azione
Tipo di azione proposta
Settori d’azione
Impatti climatici
Scala di implementazione